Yawata no Yabushirazu 八幡の藪知らず La foresta Proibita dentro la Città
All’interno della città di Ichikawa 市川市, a poco più di un’ora da Tokyo, si trova uno dei luoghi proibiti del Giappone, una “foresta” in cui è vietato entrare pena…. la scomparsa.
Il Giappone è un luogo che porta con sé millenni di tradizione, storia e cultura ma più di tutto antico folclore che lo accompagna, e in molti casi condiziona, fino ad oggi. È incredibile a volte come nel 2021 si possa credere a certe cose, ma qui parliamo di Giappone e il folclore è parto intima della cultura del sol levante, è anche quella che ci attrae e lo rende misterioso e complicato.
La città di Ichikawa 市川市 si trova nella prefettura di Chiba, non molto distante da Tokyo, è fondata su un’area antica con insediamenti umani che risalgono a più di 30.000 anni (alcuni reperti storici ritrovati duranti gli scavi ne certificano la data) e rimase una zona importante nei periodi seguenti che segnarono il Giappone.
La zona è già l’aria è pregna di storia reale, di eventi e ritrovamenti che la rendono già solo per questo un luogo interessante. Ma vediamo perché questa cittadina costudisce un posto così particolare al suo interno.
Facciamo una piccola premessa, per non creare delusioni, il luogo all’interno della città viene definita “foresta” ma come vedrete è un “appezzamento” ben delineato seppur abbastanza selvaggio, ma questo non toglie il fascino della “storia” dietro questo luogo, anzi l’accresce.
La “foresta” (la chiameremo così per semplicità e affinità alle cronache locali) ha guadagnato la reputazione di kinsokuchi 神隠し, ovvero sparizione divina, uno dei pochi luoghi in Giappone che hanno la caratteristica che se ci entri o ti ci trovi sparirai, le persone che entrano non ritorneranno più.
La leggenda, come spesso capita, è difficile da seguire nel tempo, non c’è una data certa o un inizio sul perché quella zona sia off-limits. Si dice che all’interno del piccolo santuario sia custodito lo spirito della divinità di Iwashimizu Hachimangu, su richiesta dell'imperatore Uda durante l'era Kanpyo (889-898). Così come all’interno della foresta siano state sepolte le vere spoglie di Taira no Masakado 平将門, un samurai che governava la zona nel decimo secolo a.C. e che si macchiò della colpa di aver mosso una sanguinosa ribellione contro l’imperatore. Nei secoli la storia del fantasma del samurai ucciso poi dal cugino, che tormenta con rabbia e brutalità, crebbe nel tempo e pensando che le sue spoglie siano sepolte proprio li lo rende un luogo pericolo in cui addentrarsi.
Le leggende legate al luogo sono molte, vi aggiungo a fine pagina un link che porta al sito della città in cui è indicata una parte riguardante il luogo. È in giapponese ma se usate Google translate potete farvi un’idea di quel che contiene e vedere la zona più nei particolari.
La zona, rispetto al periodo Meiji è cambiata molto, figlia dell’urbanizzazione, adesso a delimitarla c’è il classico “steccato” in cemento come se fosse il vecchio steccato originale. La zona è delineata e controllata, quindi non fate i furbetti tentando di scavalcarla non ve lo consiglio, magari non per la maledizione che vi prendereste (e se qualcuno ci crede allora è più che sufficiente starne alla lontana) ma per le conseguenze del gesto di aver oltrepassato un’area protetta.
Il Giappone non finisce mai di stupirci, ci sono luoghi di cui non si sa ancora molto, antiche leggende che delineano un labile spartiacque tra ciò che è vero e ciò che trascende la realtà. Il Giappone è un paese fortemente legato alle sue tradizioni e non prendono mai alla leggera le loro leggende. Conoscerlo meglio, amarlo o odiarlo, passa anche dalla conoscenza di questi piccoli luoghi che tramandano storie e avvisi che si trascinano lungo il tempo.
Se capitate da quelle parti fateci un salto, è sempre interessane imparare un po’ di più sulle tradizioni e sul folclore di questo paese che tanto amiamo e di cui non ci stanchiamo mai d’imparare sempre cose nuove.
Città di Ichikawa Katsushika Hachimangu e i beni culturali: https://www.city.ichikawa.lg.jp/edu09/1111000055.html