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Anisong アニメソング una divisione di primaria importanza

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Anisongs (forma abbreviata della parola アニメソング, anime songu) è un genere/sound a sé stante della produzione musicale nipponica, un "sottogenere" del J-pop. Questo genere musicale si è affermato negli ultimi anni con la crescita delle produzioni anime e con interessanti opening o ending che hanno appassionato coloro che seguono l’animazione Giapponese.

Gli albori (1930-70)

Tutto iniziò con 黒ニャゴ (Kuro Nyago lett. "Il gatto nero"), di Noburō Ōfuji (大藤 信郎 1900-1961): la prima opera d'animazione giapponese con musica che viene considerata il prototipo delle canzoni anime (potete vedere in questo video uno dei primissimi anime creati https://youtu.be/DWVLwA-ynWE).
animesong 2Negli anni a seguire, poco alla volta incominciarono a suscitare interesse questi piccoli capolavori, fine ad arrivare al 1963 quando venne creato Astro Boy (鉄腕アトム Tetsuwan Atomu), la cui sigla "Theme of Astro Boy" (https://youtu.be/QsIv3Se1eLo) divenne nota al pubblico perché impiegata come canzone di partenza della stazione di Takadanobaba (高田馬場駅, Takadanobaba-eki). Per chi non fosse mai stato in Giappone, ci sono stazioni del circuito ferroviario che hanno specifiche canzoncine che li contraddistinguono. Ma di questo ne parleremo in un prossimo articolo che sicuramente vi affascinerà.

 

La nascita (1970-80)

Successivamente negli anni '70, le sigle divennero sempre più importanti tanto da acquisire lo status di "categoria musicale". Il fenomeno fu di tale portata che le persone scelte per cantare le sigle vennero riconosciuto come "cantanti", nonostante non facessero esibizioni in pubblico.
Possiamo ricordare personaggi importanti come Mitsuko Horie (堀江美都子1957) il cui debutto fu con l'anime Judo Boy (紅三四郎, Kurenai Sanshirō, "Scarlet Sanshiro"), che seguì al più grande successo con la sigla di Candy Candy (キャンディ・キャンディ Kyandi Kyandi) che ha vendette oltre 100 milioni di copie vincendo diversi premi.

Col tempo l’apparato legato alle anisong crebbe fino ad includere i doppiatori: in particolare due di Mobile Suit Gundam (機動戦士ガンダム, Kidō Senshi Gandamu), Toshio Furukawa (古川 登志夫, 1946) e Tōru Furuya (古谷 徹, 1953), ebbero l'intuizione di creare la prima unità vocale i cui componenti erano doppiatori, ovvero i Slapstick (スラップスティック), creando così di fato il primo fandom.

 

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La sempre maggiore popolarità permette alle canzoni di fare un salto successivo nella loro struttura. All’inizio queste dovevano utilizzare il titolo legato alla serie anime e le tematiche che la serie stessa portava avanti. Con l'introduzione di liberi artisti, questa regola venne meno ed i testi cominciarono ad essere incentrati sui pensieri e sui sentimenti dei personaggi, così da avere un richiamo più universale sganciandosi dal solo contesto legato all’anime.

Il Mainstream (1980-90)

La rivoluzione legata all’introduzione dei liberi artisti non qualificati come cantanti professionisti, portò negli anni ’80, all’inserimento di musicisti estranei all'industria dell’animazione, i quali su richiesta o per propria iniziativa iniziarono a comporre ed eseguirono brani a tema. Fu così che nacquero molti dei successi in classifica.
Nel 1984, il singolo "Ai Oboete Imasu ka" (愛・おぼえていますか, lett. "Do You Remember Love?"), pubblicato per Macross (マクロス, Makurosu), si piazzò in settima posizione nella Oricon Weekly Singles Chart (ecco l’esecuzione del brano https://youtu.be/OfuW_Wbt73c). Qualche anno dopo, nel 1987, i TM Network, ricevettero l'attenzione dei media quando la loro canzone Get Wild (https://youtu.be/d1Z68Y0mAaI) fu pubblicata ed impiegata per City Hunter. Il successo fu così incredibile che la popolarità della band crebbe rapidamente tanto che fu invitata al 72° Kōhaku Uta Gassen (NHK紅白歌合戦, Enu Eichi Kei Kōhaku Uta Gassen, "NHK Red and White Song Battle"), lo show televisivo per il nuovo anno, per eseguirla.

 

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L'attestazione del fenomeno

Con il riconoscimento ottenuto dall'esibizione televisiva, in seguito sono nate etichette discografiche dedicate esclusivamente alla produzione di anisongs. Inoltre, proprio perché era già avvenuto il passaggio, all'interno della musica popolare, dal kayōkyoku (歌謡曲) al J-pop, le "cantanti di anime" "classiche" (cioè operanti solo in quel settore) come ad es. Masami Okui (奥井 雅美, 1968), iniziarono ad incorporare altre sonorità. A questo possiamo aggiungere la presenza di sempre di più doppiatori in veste di "cantanti" (es. Hekiru Shiina 椎名 へきる, 1974, Mariko Kouda 國府田 マリ子, 1969, Megumi Hayashibara 林原 めぐみ, 1967) che hanno continuato a formare gruppi (es. Minami Takayama 高山 みなみ, 1964 con Two-Mix).

La crescita della popolarità di questo genere musicale continuò in forte crescita e intorno alla metà degli anni 2000 si verificò un vero e proprio "boom di doppiatori", in contemporanea ad un altro fenomeno: "la guerra degli idol". Questa si era venuta a creare perché le case discografiche avevano cominciato a reclutare, come doppiatrici e allo stesso tempo cantanti, anche giovani ragazze che erano in grado di avere una presenza "idol" o erano già artiste affermate, è questo il caso di Riisa Naka (仲 里依紗, 1989), Koharu Kusumi (久住 小春, 1992) e Aya Hirano (平野 綾, 1987). All’inizo si penso che questa “contaminazione” potesse avere ripercussioni negative, ma i dubbi furono subito dissipati e al contrario si ebbe un’ulteriore boom, tanto da portare alla creazione di festival, come per esempio l’Animax attivo fin dal 2007, oltre che ritrovare con sempre maggior frequenza brani nelle playlist offerte dai locali di karaoke.

Dal 2010 il fenomeno si espanse e “invase” il settore video-ludico e il mondo digitale grazie alle "Ho-kago Tea Time", una band immaginaria della serie K-On! (けいおん!, Keion!). Questi personaggi di pure fantasia divennero i primi ad ottenere una posizione importante (la prima e la seconda) nella classifica Oricon Weekly Singles Chart con le "loro" songs. È grazie a loro se negli anni successivi possiamo interagire con progetti multimediali a tema idol, come Love Live! School Idol Project Series, The Idolmaster e Uta no Prince-sama (うたの☆プリンスさまっ♪, Uta no☆Purinsu-sama♪, lett. "Princes of Song"), oltre ad avere una specifica classifica Billboard, Billboard Japan Hot Animation Chart, e il fenomeno può solo proseguire.

 

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Voi cosa ne pensate? Siete fan delle opening e/o ending o le skippate passando subito all’anime? Fateci sapere cosa ne pensate.

 Samantha Sisto

Info credits:

Wikipedia
Mangaplanet
Jpop fandom

Photo credits:

Astroboy Fandom
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Manga Anime Vostfr
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