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Panoramica sulla Musica Giapponese

musica giapponesePerché parlare di "Musica Giapponese"? Se si vuole approfondire gli aspetti di una cultura così diversa dalla nostra, la musica è un elemento necessario perché percorre tutta la storia e la società del Sol levante.
Ma cosa si intende per "Musica Giapponese"? come per il concetto di musica stesso, il termine è un adattamento molto generico che indica tutta la produzione musicale nipponica, sia di origine autoctona, sia quella con influenze provenienti dall’estero.

Ad un primo ascolto, quella "antica", potrebbe sembrare molto ripetitiva, una melodia accompagnata da molteplici altre, contrastanti; questa differenza è data dalla scala pentatonica (una scala musicale composta da cinque note), oltre a ciò si ha una maggior importanza al canto.

Diversamente, la "moderna", conosciuta in Occidente soprattutto per via di Anime e Videogames, viene considerata un bubblegum-pop, composto da canzoni con un miscuglio di testi in giapponese e ritornelli in un inglese incomprensibile, interpretato da pop star, generalmente giovani attraenti che formano band/gruppi.

Data la vastità del panorama musicale giapponese in questo articolo, mi limiterò ad un'elencazione dei sounds più diffusi in epoca moderna, dandone un’introduzione, per far conoscere i vari generei che si sono susseguiti, così da poterli approfondire nel caso vi interessassero.

La Shōka (唱歌)

Precursore di questo stile fu l'educatore Isawa Shūji (伊澤 修二 1851-1917), profondo conoscitore della musica occidentale e convinto di trasmettere insegnamenti morali, grazie alla musica, ispirandosi a "Auld Lang Syne" (il Valzer delle Candele). Scrisse e compose canzoni in lingua giapponese, secondo lo stile occidentale, creando così la "shōka", musica occidentale, di solito classica, insegnata nelle scuole ancora oggi.

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Il Kayōkyoku (歌謡曲)

La vera e propria musica "occidentalizzata", fu definita "kayōkyoku" e si pensa abbia avuto inizio con "Kachūsha no uta" (カチューシャの歌 lett. "La canzone di Katjuša") del 1914, composta da Nakayama Shimpei (中山 晋平 1887-1952) per la drammatizzazione tratta dal romanzo "La resurrezione" di Lev Tolstoj. Fu un grande successo e fu uno dei primi dischi a diventare una hit in Giappone. Possiamo annoverare tra i brani di successo legati a questo stile  anche il brano di Kyu Sakamoto (坂本 九 1941-1985) dal titolo "Sukiyaki" che vendette più di 13 milioni di copie e raggiunse la prima posizione nella classifica Billboard Hot 100 negli Stati Uniti.

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Il Jazz

Negli anni '30 fa capolino in Giappone il jazz che ha avuto una grande diffusione nel Paese del Sol Levante. Ancora oggi un gran numero di giapponesi lo suona oltre ad esserne un grande ascoltatore. Una piccola nicchia che trova nel paese del sol levante un caldo e accogliente posto con tanti seguaci.

Bubblegum pop/J-pop

Negli anni '60 i gruppi giapponesi imitarono quelli stranieri allora in voga. Questo stile prese il nome di Group Sounds. Da allora, il bubblegum pop ed il j-pop sono i generi musicali più venduti in Giappone.

Il termine "J-pop” fu coniato dai media giapponesi per distinguere inizialmente la musica giapponese da quella straniera. In un primo momento il termine comprendeva al suo interno diversi stili come il tecno-pop degli anni '70 e '80, il City-pop degli anni '80 e lo Shibuya-kei degli anni '90.

Ad oggi però questo termine sta ad indica la maggior parte della produzione musicale popolare giapponese.
Negli anni '90 comparvero molti nuovi artisti pop come Ayumi Hamasaki (浜崎あゆみ 1978 cantautrice, produttrice discografica, attrice e modella) e Utada Hikaru ( (多田ヒカル 1983 cantautrice, pianista e produttrice discografica). Le due artiste e altri contribuirono a far divenire mainstream questo sound che ormai impregnava gli anni '90.

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Rock Giapponese/J-rock

Si sviluppò a partire dagli anni '60, ma divenendo popolare negli anni '70. Una band che contribuì alla definitiva affermazione di questo genere fu la band di Okinawa Champloose (チャンプルーズ) molto famosa in quegli anni che espanse e consolidò questo genere musicale.

Negli anni '80 i Boøwy divennero la maggiore band della storia ispirando alcuni gruppi di rock alternativo come gli Shonen Knife (少年ナイフ) ed i Boredoms (ボアダムス).

Da ricordare per il loro contributo in quegli anni sicuramente c’è la Yellow Magic Orchestra, che si dedicò alla sperimentazione della musica elettronica. Da segnalare, per gli anni più vicini ai nostri,  il debutto del duo B'z (ビーズ) detentori del record di vendite.

Piccola curiosità. Nonostante quello che si pensi l'origine del termine, nasce in Europa alla fine degli anni '90 e non in Giappone. Solo di recente si è iniziato ad utilizzare il termine più che altro per convenzione comunicativa.

 

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 Visual-kei

musica giapponese 6Dalla fine degli anni '80 si sviluppa in Giappone un fenomeno autoctono, un concentrato di molteplici generi musicali, caratterizzato da un look estremamente vistoso e ricercato nei vestiti, nelle acconciature, nel trucco e nell'atteggiamento.

Il significato del termine è "stile visuale" e nacque ad Harajuku. Gli stili presenti per la maggior parte erano rockabilly, cyberpunk, glam, anarcopunk, e come i personaggi del teatro kabuki, in cui gli uomini si truccavano pesantemente e indossavano parrucche per interpretare ruoli femminili, anche questi stili aiutavano a delineare un genere androgino.

La sua entrata nel panorama musicale lo fa emerge come il più caratteristico all’interno della musica rock giapponese, soprattutto perché molti gruppi che ne fanno parte hanno ottenuto successo anche in Occidente. 

 Musica Classica Occidentale

musica giapponese 7La musica classica occidentale ha una notevole presenza in Giappone. Molti compositori giapponesi, ormai famosi internazionalmente, hanno scritto musica classica di scuola occidentale.

Tra i tanti possiamo di sicuro ricordare Tōru Takemitsu (武満 徹 1930 -1996) famoso per la sua musica appartenente all'avanguardia musicale e per le sue colonne sonore.

Tra gli altri personaggi che possiamo annoverare in questo gruppo di certo troviamo il direttore d'orchestra Seiji Ozawa (1935). Dal 1999 la pianista Ingrid Fujiko (also Fuzjko) von Georgii-Hemming (AKA Fujiko Hemming) (イングリット・フジコ・ヘミング, Japanese name: Ōtsuki Fujiko 大月フジコ), che suona Listz e Chopin, diventò molto famosa ed i suoi cd hanno venduto milioni di copie.

Musica di videogiochi e anime

Per chi se li ricorda i primi videogiochi avevano dei commenti musicali rudimentali, ma con l'avanzare della tecnologia la qualità sonora aumentò notevolmente facendoli entrare spesso tra le hit delle memorie di ognuno di noi.

La migliore musica mai scritta per un videogioco è considerata quella di Final Fantasy VI (ファイナルファンタジーVI) composta dal celebre Nobuo Uematsu (植松 伸夫 1959) nel 199. Ad esso si affianca un altro celebre compositore Kōichi Sugiyama (すぎやま こういち 1931-2021) che fu uno dei primi esperti coinvolti nel progetto di realizzare una "vera" colonna sonora per i videogiochi.

Altra celebrità del mondo gaming è Kōji Kondō (近藤 浩治 1961), principale compositore di Nintendo, uno dei maggiori esponenti nel settore, noto per aver scritto le musiche delle 4 celebri serie di Nintendo, fra cui Legend of Zelda e Mario.

musica giapponese 8Anche il settore degli anime è molto fruttuoso e diversi artisti, a partire dagli anni '90, hanno realizzato sigle per le varie serie, tra cui Utada Hikaru, Pornograffiti (ポルノグラフィティ),Yui Horie (堀江 由衣 1976), Arc~en~ciel (ラルク アン シエル), Orange Range (オレンジレンジ) e Shōko Nakagawa (中川 翔子 1985), senza dimenticare la compositrice Yōko Kanno (菅野よう子 1964).

In quest’ultimi anni sono diventati importanti le opening delle serie anime, tanto da avere dei loro contest, classifiche e un gran bel numero di fan. Lo stesso si può ascrivere al mercato gaming dove molte colonne sonore di alcuni videogiochi siano diventate dei colossi della musica nipponica.

Hip Hop, Rap e R&B

Dagli anni 2000 il panorama musicale giapponese si arricchisce ulteriormente e cominciano a spopolare generi come Hip Hop, Rap e R&B. In questi anni troviamo band come Dragon Ash (ドラゴンアッシュ) ad avere il controllo della musica giapponese, o almeno così potrebbe sembrare. Ma le  "vecchie" band come i Glay per esempio, aggiornano la loro musica con nuovi elementi che richiamano la downtown americana, rimanendo in hit. Lo stesso per i Dir En Grey, musicalmente simili ai Luna Sea, che propongono nuove sonorità americane che verranno poi equalizzate con un ritorno al tipico rock giapponese.

Le Idol

Un “fenomeno” da non dimenticare e non ridicolizzare è quello legato alle Idol. Con questo termine ci si riferisce a un teenager, sia maschio che femmina, che diventa molto popolare nel mondo dello spettacolo. In genere hanno un aspetto carino ed aggraziato e vengono presi come modelli da seguire.
Gli idol sono rappresentati da agenzie che si occupano della gestione commerciale della loro immagine e di qualsiasi altro prodotto; in genere le boy bands o le girl groups giapponesi di idol sono artisti di musica j-pop. Se volete approfondire l'argomento trovare l'aticolo Il Fenomeno IDOL in Giappone.

L'immagine degli idol, soprattutto se ragazze, deve essere sinonimo di purezza; e per questo evitano qualsiasi coinvolgimento sessuale e comportamento amorale. Ma la pressione delle agency che le rappresentano non lascia spazio ad ambiguità e “incidenti”, ma sono pur sempre esseri umani e gli scandali non mancano. Uno dei più noti è quello che ha investito Minami Minegishi, noto membro del gruppo idol AKB48, che venne “retrocessa” a semplice tirocinante, dopo essere stata investita da un grande scandalo che la vedeva uscire da casa di una “amico” alla mattina dopo essersi intrattenuta con lui tutta la notte.

Ultima nota a margine, in questo particolare genere rientra anche la realtà digitale degli ologrammi: e per quest’esempio non si può non prendere la più famosa in tutto il mondo: Hatsune Miku (初音 ミク) e le Vocaloid.

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Samantha Sisto


Info credits:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Musica_giapponese;
https://www.cristinamuggetti.it/musica-giapponese-tradizionale-e-moderna/;
https://www.goasia.it/musica-e-suoni-del-giappone/;
https://angolodiwindows.com/2021/12/la-musica-giapponese/;
https://okami.altervista.org/la-musica-in-giappone/;
https://www.riassuntini.com/musica/musica_giapponese.html;
https://hanabitemple.forumfree.it/m/?t=17536563

Photo credits:

https://archives.bs-asahi.co.jp/
https://finders.me/
https://bunshun.jp/
https://www.nippon.com
https://visualkei.fandom.com/

 

 

Musica, Samantha

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