Kinkaku-ji 金閣寺 Il Tempio del Padiglione Oro
Tra i monumenti più conosciuti e famosi del Giappone, chiunque vedendolo ti può dire che ci troviamo nel paese del Sol levante. Vediamo cos'è, un po' di storia, di curiosità sull'attrazione che richiama tantissimi turisti, anche troppi a volte.
Come arrivarci e come tante altre informazioni utili per programmare la vostra visita.
Situato nella città di Kyōto-shi è uno degli edifici più famosi del mondo, il nome ufficiale del complesso è: 「Rokuon-ji」 la struttura è circondata da uno stagno chiamato: Kyōko-chi in cui sono presenti piccole isole e pietre che rappresentano la storia della creazione secondo il bukkyō.
STORIA:
Il Kinkaku-ji (金閣寺) fu costruito nel 1397 come residenza per Ashikaga Yoshimitsu, il terzo Shōgun degli Ashikaga-uji, coloro che governarono sul Giappone durante l'epoca Ashikaga-bakufu (1336-1573). Nel 1408 alla sua scomparsa il figlio Ashikaga Yoshimochi convertì la residenza del padre nel Kinkaku-ji (Tempio del Padiglione Dorato) che divenne un tempio zen ed una sede Rinzai-shū (una delle tre scuole del buddhismo, le altre due sono Sōtō-shū e la Ōbaku-shū).
Durante l'Ōnin-no-ran (1467-1477), periodo di guerra civile scoppiato in Giappone durante il periodo Muromachi,ci fu una guerra civile che coinvolse diversi clan Hosokawa-shi, Yamana-shi e lo stesso Ashikaga-uji,a causa di ciò purtroppo il tempio fu incendiato due volte.
All'alba del 2 Luglio 1950 il Kinkaku-ji fu di nuovo preda della fiamme,fu incendiato da Hayashi Yoken un monaco novizio di 22 anni che subito dopo tentò il suicidio non riuscendoci. Per quest'atto sconsiderato il giovane monaco fu condannato a sette anni di carcere ma ben presto ne uscì grazie ad una diagnosi di malattia mentale, morirà nel 1956 di tubercolosi.
L'edificio attuale è il risultato della ricostruzione del 1955 ( a seguito dei danni subiti dal fuoco) e fu ristrutturato nel 1987, mentre il tetto fu ricostruito nel 2003.
COME ARRIVARCI :
Il Kinkaku-ji si trova nella stupenda città di Kyoto che offre tantissime attrazioni storico culturali. Per arrivare al tempio ci sono diverse vie ma bisogna comunque prendere i mezzi pubblici perché non è possibile arrivarci a piedi dalla stazione per esempio.
Uscendo dalla stazione di Kyoto è possibile prendere o il bus numero 101 o il numero 205, la corsa dura circa 40 minuti e il costo è di 230 yen a corsa. E' possibile accorciale le distanze prendendo la metropolitana, la linea Karasuma Subway Line fin alla fermata di Kitaoji (15 minuti, 260 yen) e prendere un taxi (10 minuti, 1000-1200 yen) o un autobus (10 minuti, 230 yen) i numeri 101, 102, 204 o 205.
Gli orari di apertura del tempio sono dalle 9:00 alle 17:00 costo biglietto d'ingresso 400 yen intero e 300 yen ridotto per elementari e medie.
STRUTTURA:
Il Kinkaku-ji incorpora tre diversi stili di architettura: Shinden-zukuri, il Samurai e lo Zen. Ogni piano ha particolari che si ispirano a questi stili architettonici.
Il primo piano, chiamato Hō-sui-in è realizzato in stile Shinden-zukuri, molto suggestivo aiuta a enfatizzare il paesaggio circostante, le pareti e le finestre hanno influenzato anche le viste dall'interno.
Il secondo piano, chiamato Chō-on-dō, è costruito nello stile di aristocratici guerrieri, sono presenti porte scorrevoli in legno e finestre a grata, nel piano è presente la Buddahōru la sala dove sono presenti delle reliquie del Buddha.
Il terzo piano è presente Kukkyō-chō la cupola dell'edificio sul quale sormontata un Fènghuáng (uccello leggendario della mitologia cinese).
Il parco che circonda la struttura è chiamato Kaiyū-shiki-teien l'intero padiglione è ricoperto di foglie d'oro puro per questo l'edificio assume il nome di Padiglione d'Oro, inoltre nella bellissima città di Kyōto-shi è presente anche il Ginkaku-ji (il Tempio del Padiglione d'Argento) nome ufficiale del complesso è: 「Jishō-ji」
Chiunque va a Kyoto non può certo mancare la visita a quest'incredibile tempio, un po' distante dal centro di Kyoto e dalle altre attrazioni, ma programmare una mezza giornata solo per lui non sarà di certo tempo perso.
Un grazie a Paolo Napolitano per aver collaborato insieme a noi nel creare quest'articolo, grazie a lui possiamo conoscere qualcosa in più di questo bellissimo tempio giapponese.