Kindai Shakaku Seido 近代社格制度 Il sistema moderno per la classificazione dei Santuari Shintoisti
Conosciuto semplicemente come shakaku 社格 è un sistema statale che suddivide e classifica i santuari shintoisti (ricordiamo che lo shintoismo è la religione di stato) come nazionali e altri e in base a questa classificazione vengono trattati in modo diverso.
Questo sistema di classificazione è recente, si è iniziato ad usarlo dopo la restaurazione Meiji (ufficialmente 23 ottobre 1868 anche se ulteriori studi spostano l’inizio di qualche anno) utilizzando come base di partenza un testo importante nello shintoismo: l 延喜式.
Quest’opera risale all’era Engi e composta tra il 907 d.C. e il 927 d.C. è composta da ben 50 volumi, di questi I primi 10 volumi sono regolamenti shintoisti imperiali (jingi) e gli ultimi 40 sono codificazioni penali ed amministrativi.
Seppur questo codice in teoria decadde dopo la fine della seconda guerra mondiale, per via della nuova costituzione (fortemente influenzata dagli americani) che sanciva la separazione tra stato e religione come negli altri stati occidentali.
La suddivisione dei santuari è stata ridotta in 2 macro categorie, ovvero i Santuari imperiali o kampei-sha 官幣社 (a loro volte suddivisi in sottocategorie che ne identificano l’importanza) e Santuari nazionali o kokuhei-sha 国幣社 (anche loro suddivisi in sottocategorie come i precedenti). A questi si aggiunge una categoria de facto che racchiude i primi santuari quelli più importanti di tutti e vengono chiamati ichinomiya 一宮 per farvi capire cosi si intende pensate al grande Santuario di Ise 伊勢神宮 uno tra i più importanti (se non il più importante) del Giappone.
Kanpei-sha:
Nel 1871, il Kanpei-sha stilò la gerarchia dei santuari sostenuti dal governo che più erano legati alla famiglia imperiale e venerati da questa. All’interno di questa ritroviamo templi importanti al cui interno custodiscono imperatori, membri della famiglia imperiale o servitori meritori della stessa (un grande onore come potete immaginare).
Santuari imperiali di 1° grado, ovvero la subcategoria maggiore, che identifica i più importanti era composta da 67 santuari alcuni dei quali purtroppo non più presenti. Tra i Santuari più importanti e conosciuti troviamo Fushimi Inari-taisha 伏見稲荷大社 (il tempio poco distante da Kyoto), Izumo Taisha 出雲大社 (più comunemente conosciuto come Izumo) per citarne due.
Santuari imperiali di 2° grado, subcategoria media, che comprendeva 23 santuari. Per fortuna dei santuari che fanno parte di questa categoria, solo 1 ormai non c’è più.
Santuari imperiali di 3° grado, sub categoria che include i più bassi, che comprende cinque santuari tutt’ora presenti.
Kokuhei-sha:
Questa categoria invece fa una gerarchia dei santuari sostenuti e supportati dal governo che hanno un significato nazionale e quindi da tutelare.
Santuari nazionali di 1° grado, rientrano in questa sub categoria 6 santuari di 5 addirittura sono ichinomiya.
Santuari nazionali di 2° grado, rientrano nella sub categoria media, e la loro lista è più corposa, infatti comprendeva 47 santuari praticamente tutti ichinomiya.
Santuari nazionali di 3° grado, rientrano in questa sub categoria i santuari di importanza nazionale con il punteggio più basso e comprendono 50 santuari. Purtroppo in questa lista molto ormai non ci sono più.
Al di fuori di queste due suddivisioni principali, abbiamo poi un’ulteriore suddivisione, che va sotto il nome di Sho-sha 諸社 che contiene santuari non direttamente legati ai precedenti e sono stati smistati in quattro ranghi principali: santuari "Metropolitani", "Clan" o "Dominio", "Prefettura" e "Distretto".
Come vedete una suddivisione molto amministrativa, con distinzioni nette (come sempre accade in Giappone) per appartenenza, utilizzo ed importanza.
Per ricapitolare e darvi un’idea di quanti santuari stiamo parlando eccovi un piccolo riepilogo:
- Kan-sha
- Santuari imperiali: 95
- Santuari nazionali: 75
- "Min-sha"
- Santuari metropolitani e prefettizi: 571
- Santuari distrettuali: 3.476
- Santuari del villaggio: 52.133
- Santuari non classificati: 136.947
Un’immensità di templi anche perché quelli Min-sha in pratica raccolgono anche i piccoli santuari dei rioni, dei piccoli villaggi etc.
Ho trovato questa suddivisione molto interessante anche se piuttosto laboriosa, ma parliamo di giapponesi, quindi si sa. In fondo alla pagina troverete l’elenco delle fonti, per quel che riguarda Wikipedia vi lascio il nome cliccabile così verrete portati alla pagina direttamente. Li troverete la lista dei santuari se volete darci un’occhiata. Per ovvie ragioni non le ho riportate qui, se no scrivevo un compendio. Purtroppo la pagina è solo in inglese, come la maggior parte delle informazioni a riguardo (quando si è fortunati), ma usando Google translate potete farcela.
Fonte: Wikipedia