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Nakano Takeko中野 竹子 Donna Guerriera in Edo

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E' il 1847 e a Edo, l'antico nome della attuale capitale Tokyo, nasce una bambina di nome Takeko 中野 竹子, la storia farà di lei un personaggio di prim'ordine, infatti diventerà una Onna Bugeisha 女武芸者 , cioè una donna guerriera. Figlia di una samurai al servizio degli Ashikaga 足利幕府, nel periodo che va dal 1853 al 1863 adieci anni, viene avviata all'apprendimento delle arti marziali, dello studio delle arti letterarie e dell'arte della calligrafia. Durante questo periodo Akaoka Daisuke,  il suo maestro e istruttore della sorella minore adottiva del Daimyo di Aizu, l'adottò.

 

 

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                                                                                   Il Meiji Tenno  明治天皇


Takeko amava leggere le storie delle donne guerriere, di generali e delle imperatrici del Giappone e tra queste letture si imbattè in una che la colpi in modo profondo, la storia sulla leggendaria Tomoe Gozen 巴 御前.

In possesso della certificazione Hasso-Shoken, un ramo della maggiore tradizione Itto-ryu ( stile di combattimento giapponese con la spada), prestò i suoi servigi alla tenuta Itakura, un signore di Niwase, insegnò naginata なぎなた-薙刀, un arma lunga giapponese, alla moglie del signore di cui diventò anche la sua segretaria.

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                                                                                    Il naginataなぎなた-薙刀

 

Nel 1863 andò ad Osaka con il suo maestro, dove era stato trasferito per un lavoro nel dominio di Aizu e qui cerco di darla in matrimonio al nipote, ma era un periodo turbolento nella nazione e si accendevano di continuo disordini sociali e Takeko non accetto il matrimonio e tornò dai suoi genitori a Edo.

La figura militare di Takeko è legata alla guerra Boshin  戊辰戦争 (guerra civile tra il 1868-1869) dove si trovavano contrapposti lo shogunato Tokugawa e i sostenitori del Meiji Tenno 明治天皇. Durante questo conflitto, Takeko, combattè per Tokugawa Yoshinobu徳川 慶喜 e brandendo la sua naginata si distinse con estremo valore nella battaglia di Aizu.

Nel durissimo scontro con le forze imperiali, di numero molto superiore, a capo di una squadra composta di sole donne guerriere, Hirata Kocho e la sorella minore Hirata Yoshi; Yoda Kikuko e la madre o sorella maggiore Yoda Mariko; Yamamoto Yaeko; Okamura Sakiko e la sorella maggiore Okamura Makiko; la concubina Watashi; Jinbo Yukiko; le studentesse di Monna naginata dojo Monna Rieko, Saigo Tomiko e Nagai Sadako; la sorella minore di Hara Gorō; Kawahara Asako; Koike Chiyoku e a queste donne era da comprendere anche la madre e la sorella, queste eroine, sotto le inclemenze del tempo, andavano in battaglia in modo del tutto autonomo, visto che i funzionari di Aizu non davano a loro il permesso di prendere parte alle battaglie come parte integrante dell'esercito del dominio.

In tempo postumo, proprio per le eroiche azioni intraprese, venne data loro la qualifica di Esercito Femminile, Joshitai 娘子隊, e Furuya Sakuzaemon, che era il comandante delle truppe di Aizu, designò Takeko come leader delle donne-samurai il giorno prima della sua morte.

 

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                                                                                     Tokugawa Yoshinobu徳川 慶喜


E' sul ponte di Yanagi, presso Nishibata a Fukushima, durante una durissima battaglia contro le truppe imperiali, che si esaurirono gli ultimi momenti di vita di Nakano Takeko. Durante uno degli ultimi assalti all'arma bianca i soldati imperiali si accorsero che quelli che gli venivano incontro erano tutte donne da qui parti l'ordine di non fare fuoco, questa fù una decisione disastrosa perchè non avevano idea di come quelle donne fossero terribilmente addestrate e coraggiose.

Lo scontro fu davvero tremendo, molti soldati furono feriti o uccisi da queste donne indomabili, la stessa Takeko ne uccise quasi una decina con l'aiuto della sua fedele naginata fino a che un colpo di fucile la raggiunse al petto facendola stramazzare al suolo. Ancora in vita lei sapeva benissimo come il suo corpo sarebbe stato trattato dai nemici e disse alla sorella Yuko di eseguire l'atto estremo, di decapitarla per evitarne la cattura e per  poter avere una sepoltura onorevole; la sorella accettò l'ultimo volere di Takeko e la decapitò con la collaborazione di Ueno Yoshisaburo, un soldato dell'esercito di Aizu.

Alla fine della terribile battaglia la testa di Takeko Nakano fu portata dalla sorella al Tempio Hokai, il tempio di famiglia, e seppellita con tutti gli onori dal sacerdote sotto un'albero di pino e la sua arma fu donata al Tempio. Donna di grande coraggio e tempermento, una donna colta, una donna che si è presa una fetta della storia di quei turbolenti periodi del Giappone.

 

 

Storia, Nakano Takeko, Lino D.

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