[Recensione] Un’estate con la Strega dell’ovest e altri racconti
Avete presente quei racconti, pochi, a cui vi affezionate e ricordate per tutta la vita? Ecco, “Un’estate con la Strega dell’ovest e altri racconti” di Kaho Nashiki, per me, è diventato questo: un libro che mi accompagnerà per tutta la vita.
Scritto nel lontano aprile 1994, ripubblicato per desiderio dell’autrice nel 2017, edito in Italia grazie alla Feltrinelli nel giugno 2019, tradotto da Michela Riminucci è diventato uno dei romanzi giapponesi tra i più apprezzati, scalando presto le classifiche. Ora Kaho Nashiki, è una signora anziana, ma nel suo curriculum vanta prestigiosi premi come il JAWC New Talent Award, Nankichi Nimi e Shogakunan, nonché un adattamento cinematografico, e vari altri romanzi, libri illustrati, saggi sia per adulti e bambini.
Come già detto, la ripubblicazione è voluta dall’autrice, in questo preciso momento storico, perché sono tante le persone, a questo modo, che ad un certo punto, durante il cammino esistenziale, realizzano di non avere abbastanza voce, presenza, di non riuscire ad emergere e distinguersi dalla massa, nemmeno la protagonista di questo racconto, una ragazzina di nome Mai, fa eccezione.
La storia inizia con un trasferimento della protagonista, per un “finto” problema di salute, che la costringe a casa, non permettendole di andare a scuola, per un po’ di tempo, un’estate, dalla città alla casa della nonna, in campagna, per riprendersi. Questa, la nonna, personaggio co-protagonista, vive in un ambiente sereno, tranquillo, pacifico, scandito dai ritmi dalla natura, un ambiente che ricorda molto l’atmosfera del film “Arrietty-il mondo segreto sotto il pavimento” di Hayao Miyazaki.
E come quell’anziana “credeva” nell’esistenza di creature minuscole e regala al nipote la casa di bambole, lei, inglese in Giappone per amore, dallo stile di vita eccentrico, in senso buono, rivela alla nipote di possedere un “dono”, stessa qualità che le due condividono e lo trasmette alla nipote, poco prima di morire.
Grazie a questo “dono” immateriale, semplice, ma allo stesso tempo fondamentale, la piccola Mai riesce ad affrontare tutte le difficoltà, gli ostacoli, che la vita le pone dinanzi, e lo stesso “dono”, l’autrice si augura, attraverso il suo libro, lo possano ricevere tutti, perché tutti abbiamo una voce, magari non forte, nascosta, ma possiamo comunque trasmettere, in qualche modo, il nostro messaggio.
Se volete potete recuperare il libro in lingua italiana cliccando qui sotto, siamo sicuri che la lettura di questo romanzo vi coinvolgerà ed emozionerà.
Samantha Sisto