Tsukumogami 付喪神 Gli Oggetti che Diventano Vivi
Lo Tsukumogami 付喪神 o つくも神 nel folclore giapponese è di solito associato a qualsiasi oggetto che, raggiunti i cento anni, diventa vivo e senziente perchè viene “posseduto” da uno spirito ( alcuni lo definirebbero una sorta di nuovo yōkai).
Il folclore Giappone è sempre qualcosa di particolare perché va visto sotto diversi punti di vista. Il contesto storico, la zona da cui proviene, e l’uso che ne viene fatto (sociale o addirittura politico), quindi per lo stesso fenomeno è facile trovarsi spesso di fronte a diverse versioni.
Un'altra versione, rispetto a quella precedente, viene fornita seguendo i racconti presenti in Ise Monogatari Shō 伊勢物語, (raccolta di poesie waka e narrazioni, risalenti al periodo Heian) in cui si parla dei Tsukumogami come oggetti che sono posseduti da volpi che vivono da più di cento anni, arrivando fino ai giorni moderni identificandoli con la famosa volpe a nove code 九十九神 del Folclore giapponese.
Così tante versioni e fonti diverse da creare un certo alone di mistero e soprattutto incomprensione verso questo fenomeno. Alcuni vecchi testi parlano di questa “trasformazione” consigliando di liberarsi dell’oggetto un anno prima che possa attivare a “compiere” i 100 anni. Altri vedono questi oggetti come personificazioni di rabbia e rancore e quindi pericolosi per la casa e la famiglia.
È pensare comune che questi oggi siano creati, o meglio diventino, creature viventi e senzienti a se perché sono cose che hanno ricevuto affetto, attenzione o disprezzo, in praticata sono stati soggetti alle emozioni umane che ne assorbano in gran parte, diventando poi ciò che sono.
Come si accennava prima alcuni credono che alcuni oggetti che abbiano assorbito rabbia, rancore, disprezzo possano poi trasformarsi in cose pericolose per chi li possiede. Ma allo stesso tempo oggetti che sono “cresciuti” con l’affetto, con un sentimento benevolo nei loro confronti e degli altri, possano diventare oggetti “buoni” alcuni dei quali addirittura arriverebbero a sacrificarsi per la protezione della stessa casa.
Si trova testimonianza degli Tsukunogami anche nell’arte giapponese, in alcuni dei suoi dipinti o papiro appesi. Anche negli emakimono 絵巻物 (narrativa illustrata in verticale sviluppatasi tra l'XI e il XVI secolo) venuti prima di Tsukumogami Emaki, possiamo vedere yōkai che derivano da strumenti, e nel Tsuchigumo Zōshi, c'erano raffigurazioni di gotoku (tripiedi) con teste, mulini con il corpo di serpente e due braccia umane, e un tsunodarai (bacino a quattro mani) con una faccia e denti.
Negli anni si sono raccolti addirittura testi e annotazioni su quelli più conosciuti e presenti nell’antologia o nell’arte giapponese, eccone alcuni come esempio:
Bakezōri - Uno zōri, sandali di paglia tradizionali.
Biwa-bokuboku - Un Biwa animato ( strumento musicale).
Boroboroton - Un Futon posseduto.
Chōchinobake - Una lanterna animata, conosciuta anche come Burabura.
Ichiren-bozu - Perline di preghiera animate.
Kameosa - Un barattolo di sakè posseduto.
Kasa-obake - Un ombrello di carta animato. Conosciuto anche come Karakasa-obake
Kosode-no-te - Un kimono posseduto.
Koto-furunushi - Un Koto animato (strumento musicale).
Menreiki - Una creatura spirituale formata da 66 maschere.
Morinji-no-okama - Un bollitore da tè posseduto. Un'altra variante è Zenfushō
Shamichoro - Uno shamisen animato
Ungaikyo: uno specchio posseduto.
Zorigami - Un orologio posseduto.
Gli Tsukunogami sono spesso presenti in molte serie Anime giapponesi ma non solo, li possiamo trovare in un certo senso anche nelle serie occidentali, anche se non creati o nati secondo i principi orientali. Basta per esempio ricordarsi di alcuni film della Disney, di sicuro vi verranno in mente molti oggetti che si animano o hanno vita propria.
Negli anime giapponesi la loro presenza è più marcate e la si trova spesso. Uno tra le ultime serie che ha avuto come soggetto principale è proprio l’anime “Tsugumomo” che narra la storia di un ragazzo che ha ereditato dalla madre un Obi (fascia del kimono giapponese) che è uno tsukumonogami che addirittura raggiunge forma umana di una ragazza.
Ma la presenza, sia come protagonisti che come piccole comparse, di questo oggetti è presente in moltissime serie, sono sicuro che per tutti gli appassionati di anime o manga non sarà sfuggita la loro presenza.